Mixed Thoughts,  Svezia,  Lavoro

Diario svedese – scritto n.55: l’avventura maltese

Questo scritto è il numero 55 di 69 dell'antologia Diario Svedese

Cronache della prima trasferta lavorativa.

Rientro dalle ferie con sorpresa. Nemmeno il tempo di perdere la tenue abbronzatura che ricevo la sorprendente notizia:
– “Andrai in trasferta a Malta, c’è del lavoro da fare”.
Io: “uh, quando?”.
– “tra due settimane. Andrai da solo”.
Pur avendo alle spalle, questo blog ne è testimone, una trasferta ben più impegnativa, la mia espressione è stata grossomodo la seguente: 😐


Fatte le valigie mi sono dunque imbarcato nel solito entusiasmante viaggio con la nota compagnia low-cost. Dopo quattro ore trascorse a rifiutare gratta e vinci, profumi e panini, sono infine giunto all’aeroporto della calda isola mediterranea.
Ad attendermi un tassista, stancamente appoggiato alla transenna, mostra un foglio con scritto il mio nome.
Vengo condotto verso una Mercedes nera appena lavata e mi viene aperta la portiera. Tra la sorpresa e l’imbarazzo mi accomodo.
Nel viaggio verso l’albergo ho modo di ammirare i primi aspetti dell’isola: sembra di fare un balzo indietro nel tempo, con mura in pietra, vie polverose e cartelli stradali con più di un decennio alle loro spalle.

Nei giorni successivi ho modo di vivere ulteriormente il luogo. Gli impegni lavorativi mi impongono di trascorrere la maggior parte della settimana in un datacenter, ho tuttavia l’opportunità di ritagliarmi la domenica per il turismo.
Malta è un’isola decisamente piccola, la cui estensione è approssimativamente di trecento chilometri quadrati. In tal senso, a stupire sono l’alta densità abitativa e la forte presenza di automobili, in larga parte vecchie.
E sono proprio l’età degli edifici, delle auto, dei negozi e la lentezza dei ritmi a stupire il visitatore. L’impressione è di tornare dieci anni indietro nel tempo. Lo si nota dai piccoli mercatini di strada, dai ristoranti rustici, dalle piccole botteghe e dal silenzio nelle vie di paese, dove stupisce l’uso ancora vivo di lasciare le porte aperte sulla strada, di sera, senza alcun timore di visite sgradite.
Le abitazioni in stile coloniale, dai colori vivi e munite di cancelli in ferro battuto, danno l’impressione di essere su di un set cinematografico.
Stridente rispetto a Stoccolma è poi la natura delle persone, resa inevitabilmente differente dalla latitudine. La cordialità e la socievolezza dei maltesi sono state una boccata di ossigeno, paragonati all’ermetismo scandinavo: mentre nella capitale Svedese la tecnologia è ormai pervasiva, a Malta non ho praticamente visto nessuno chiudersi in sé stesso ad ascoltare musica per mezzo di auricolari. Pochi cellulari, poca modernità. Gente aperta a qualsiasi scambio di battute informale, sempre pronta a stringere la mano o a salutarmi con un affettuoso “ciao ragazzo”. Mi ha particolarmente rallegrato uno dei tassisti che mi trasportavano quotidianamente dall’hotel al datacenter: mentre guidava mi ha offerto degli snack salati, senza nemmeno conoscermi. I suoi colleghi si sono dimostrati altrettanto socievoli e chiacchieroni.

Sarà il clima, sarà il fatto che si parlino inglese e italiano, ma non ho mai percepito la reticenza e il fastidio che si respirano costantemente a Stoccolma, dove essere straniero non sempre è un piacere. A tal proposito scriverò un articolo completo.

Un’esperienza piacevole che, pur di breve durata, mi ha ricaricato; il tutto in un’isola che merita di essere visitata con maggior calma e attenzione, possibilmente a fine estate. Segue carrellata di fotografie. L’album completo qui.

Naviga nell'antologia Diario Svedese << Diario svedese – scritto n. 54: anniversariDiario svedese – scritto n.56: ancora a spasso >>

Nicola “spidernik84”, si è trasferito nel Settembre 2010 a Stoccolma, in Svezia. In questo blog troverete il resoconto della sua avventura in terra scandinava, un lungo viaggio alla ricerca di un impiego e di nuove opportunità, ricco di avventure inconsuete e testimonianza delle sorprese che un trasferimento all’estero presenta. Ad inizio 2019 lascia temporaneamente la Svezia per un periodo sabbatico nel circuito WWOOF.