Last minute Thought…
Riflessione sull'umanità
Le riflessioni che maturo riguardo l'uomo e l'intera specie umana mi gettano ogni giorno di più nello sconforto e nel dubbio.
In base agli avvenimenti che lo hanno per protagonista, agli atti deplorevoli che egli è in grado di compiere, alle atrocità che è capace di commettere, l'uomo risulta fondamentalmente e inequivocabilmente una creatura imperfetta, orrenda, sbagliata. Un prodotto “difettoso”.
Una creatura che non pensa al futuro, a lungo termine, della propria specie preferendo un egoistico piacere e un banale benessere personale, che combatte per ideali spesso idioti, che schiaccia i deboli e si disinteressa delle reali esigenze dei suoi simili, che mostra la propria presuntà superiorità basandosi sul possesso di oggetti costosi, non merita di esistere: un “homo homini lupus” di hobbesiana memoria.
Molti sanno della mia teoria sull'origine umana: è da tempo che ritengo l'uomo una sorta di “macchina” realizzata da una razza superiore che l'ha progettato e assemblato: meccanismi biologici interni troppo raffinati, fisica troppo avanzata, funzionamento sopraffino. Tranne per la mente imperfetta e instabile che comanda questa incredibile macchina. Che esso sia un progetto superato? Un dispositivo mal riuscito, risparmiato dalla distruzione e dall'annientamento solo per il diletto di chi l'ha costruito, forse un'entità misteriosa desiderosa di vedere l'evoluzione di questo aborto della sua mente? Una sorta di ludico passatempo, quasi come l'intera razza umana fosse protagonista di un videogioco stile “The sims”, ignara di essere osservata dall'altro lato di un opaco schermo di vetro.
Che l'uomo sia stato relegato in un remoto angolo dell'universo solo per esser sicuri che non facesse danni, come un Pariah indiano, ignorato e segregato poichè inferiore? Una bestia che, analizzando questa segregazione, è convinta, sempre stoltamente, di essere “sola nell'universo”.
Credo siano misteri che mai riusciremo a svelare, anche nell'ipotesi, a mio avviso remota, di poter sopravvivere a lungo nella nostra perseverante e erosiva ignoranza.
Il vostro pessimista spidernik84