Diario svedese – scritto n.37: Anno nuovo

L’autore di rientro dall’Italia. Di nuovo in gioco.

Rientrato in Svezia in seguito alle vacanze natalizie, varco finalmente la porta dell’appartamento. Grazie al cielo è tutto come l’ho lasciato: vista la latitanza di Anders, temevo di trovare ospiti.
Dopo nemmeno un minuto sento delicatamente bussare alla porta. E’ il sig. Lidström, il “dirimpettaio”. Sulla sessantina, ogni giorno spazzola la neve dalla sua Volkswagen e sparisce fino a sera. Non ci si è mai spinti al di là di qualche formale saluto e di un tiepido “God Jul (Buon Natale)”.
Interpreto il tutto come un desiderio di porgermi gli auguri di buon anno, recitandogli con un sorriso un sincero “Gott nytt år!”. In realtà, Herr. Lidström vuol dirmi altro: del lungo discorso comprendo solo “vatten” e “ej”. Illuminato, apro il rubinetto e  sento uscire solo aria. Ringrazio il vicino e scopro, tramite il sito di Sundbyberg, dell’avvenuta rottura di un qualche tubo in zona. Un buon inizio!

Mi reidrato con un po’ di birra leggera, unico liquido nel frigorifero, e mangio una pizza da Santo per i saluti e gli aggiornamenti del caso.  Rientrato in appartamento constato con non poco entusiasmo che il guasto è stato riparato: temevo il peggio, essendo giorno festivo!

Aggiornamento sulla situazione lavorativa: nutrendo alcuni dubbi sulla bontà del mio CV, ho chiesto consulenza sul forum del sito “The Local”, portale di notizie svedesi per anglofoni. Il feedback è stato notevole, tant’è che ho ricevuto un gran numero di suggerimenti e sono stato addirittura contattato in privato per potenziali offerte di lavoro.
Ho imparato a non entusiasmarmi troppo ma non ho potuto che accogliere l’episodio con entusiasmo.