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Guida al risparmio di carburante

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La vita dell’automobilista si è resa, negli ultimi anni, sempre più ardua: l’”homo automobilisticus” si è trovato costretto a destreggiarsi tra prezzi dei carburanti in crescita, traffico aumentato a dismisura, limiti di velocità impossibili da rispettare e insidie di ogni tipo.
Io, per quanto rispettoso dell’ambiente, mi trovo tutt’ora obbligato ad utilizzare l’automobile per spostamenti a lungo raggio, ergo la necessità di giungere ad un compromesso.
Nell’attesa di vendere la mia auto a benzina dal motore non certo parsimonioso ho tentato di raccogliere sui newsgroups e per la rete diversi escamotages al fine di rendere l’esperienza automobilistica il più economica e rilassante possibile.
Ho redatto una serie di piccoli trucchi, spero possano esservi utili. Una regola importante prima di iniziare: la sicurezza vostra e del prossimo, per quanto il rispetto ambientale possa essere importante e sacrosanto, vale sempre di più di un centesimo di euro risparmiato in benzina. Pertanto, in caso di pericolo, le regole seguenti dovranno lasciar spazio al buon senso: un centesimo risparmiato non vale una vita.

1A. Il freno è il peggior nemico del risparmio energetico: l’energia che il vostro motore faticosamente produce bruciando carburante viene dissipata in calore, quindi sprecata dai freni. Oltre a comportare un vero e proprio dispendio di energia, la frenata porta all’usura delle pastiglie. Ergo, ogni pigiata del pedale sono soldi che volano dal vostro portafogli. Al cambio delle pastiglie ve ne accorgerete.
Oltretutto le polveri delle pastiglie finiscono nei canali di scolo delle acque, quindi nelle falde. L’acqua che bevete proviene dalle falde. Non penso sia necessario disquisire oltre.
Ovviamente, come precisato nel trafiletto iniziale, la sicurezza viene prima di ogni altra cosa: è necessario fare in modo di utilizzare l’impianto frenante quanto meno possibile, ma non per questo bisogna tamponare l’auto che vi precede!

1B. Dalla regola precedente emerge l’importanza di utilizzare il più possibile il freno motore: mantenendo innestate le marce e rilasciando l’acceleratore sfruttate l’azione frenante del motore, con conseguente risparmio economico. L’importanza di questa pratica è motivata anche dal funzionamento stesso dell’unità propulsiva: mettendo il cambio in folle ed utilizzando il freno per ridurre la velocità il vostro motore continua a funzionare al minimo dei giri, con conseguente consumo di carburante. Utilizzando il freno motore sulle auto dotate di centralina elettronica (quelle prodotte dal 1990 in poi) interviene il cosiddetto “cut-off”: la valvola del carburante viene infatti chiusa, e il motore rimane attivo grazie all’energia cinetica dell’autovettura, trasferita dalle ruote e dalla trasmissione al cambio e al motore. Viene così consumata una ridottissima / nulla parte di carburante. Nota: del fatto che la valvola venga completamente chiusa non sono totalmente certo: è estremamente plausibile. Resta comunque avvalorata e provata sui NG l’ipotesi che il freno motore consenta consumi minori rispetto all’accoppiata folle / freno.

1C Lo “Start&Stop”. Come le leggi della fisica elementare insegnano “L’energia necessaria a mantenere un mobile in uno stato di moto è minore rispetto a quella che occorre impiegare per portarlo da uno stato di quiete ad uno stato di moto”. In soldoni, la maggior parte del carburante viene consumata per portare la vettura da uno stato di “ferma” ad uno stato di “in movimento”. Di conseguenza i consumi schizzeranno verso il cielo nel caso alterniate di frequente le partenze da fermi agli arresti completi. Negli ingorghi e nelle code è opportuno, ad esempio, lasciare uno spazio di qualche metro tra voi e la vettura che vi precede, in modo da prevenire l’effetto che io chiamo “traffico elastico”: nel momento in cui accelerate la macchina di fronte a voi si ferma, quindi vi tocca frenare completamente, per poi ripartire non appena il conducente di fronte a voi riprende la marcia. Questo start&stop è un vero e proprio salasso per l’ambiente e per le vostre finanze: dovete comprendere l’entita “Traffico” e anticipare le sue mosse. Lasciate ad esempio parecchi metri tra voi e chi vi precede, quindi accelerate lentamente, anche mantenendo la prima. Così facendo limiterete al massimo le partenze da fermi, risparmiandovi anche lo stress del continuo cambio di marcia.
Controindicazione: gli automobilisti hanno la deplorevole abitudine di gettarsi con ferina veemenza nel minimo spazio che si viene a creare tra due auto. La strada è il regno degli squali, occhi aperti quindi 😀

1D I Dossi. L’incubo del tuner, la frustrazione dell’automobilista medio, la semplice noia per il suvvista burino. Unica via di sfogo dei repressi assessori alla viabilità, che fanno a gara a chi “ne mette di più”, queste montagne d’asfalto sono, a braccetto con le rotonde, la nuova moda tutta made in Italy, con la quale ci si sta pian piano abituando a convivere (io no). L’unico consiglio che posso darvi è di mantenere, nel caso ne incontriate una serie, una velocità ridotta: accelerare tra un dosso e un altro per poi inchiodare è totalmente inutile. Ormai dovreste aver capito il meccanismo accelerata / frenata etc, non sto a rispiegarvelo 🙂

2A In marcia. La chiave del risparmio energetico, ovviamente, sta nel pedale dell’acceleratore. Se veramente tenete al risparmio allora dovete guidare come se aveste un uovo tra il vostro piede e il pedale. Mantenere il motore in un range di giri ottimale abbatterà i consumi di carburante in modo incredibile. Accelerate sempre dolcemente, affondare il piede non ha senso, consumereste solo di più senza ottenere l’effetto sperato. Un range ottimale per un motore 1.6 benzina va dai 1600 ai 2400 RPM (giri al minuto): cambiate le marce il più possibile in modo da rimanere nel range ottimale, puntando sempre a quelle più alte, scalate e sfruttate il freno motore. In tal modo la riduzione dei consumi sarà subito percepibile. Evitate di sforzare il motore portandolo al di sotto del range, anche x’ sotto un certo limite può portare a problemi meccanici.
Ogni tanto strigliate il motore andando oltre i 2500 giri per sturare gli iniettori ed evitare che si addormenti. Non è necessario portare il contagiri a fondoscala e fondere l’asfalto, basta un giro in autostrada 😀

2B Le strade. L’innegabile verità che mi sono trovato a verificare di persona con il tempo: una strada più corta non sempre ti fa risparmiare di più. E’ vero che un percorso costituito da viuzze di paese è più breve, ma l’usura e i consumi, per la solita regola dello start&stop, sono superiori rispetto ad un percorso rettilineo in tangenziale / provinciale, visti i numerosi incroci / stop / semafori / attraversamenti pedonali con vecchia e borsa della spesa / etc.
Preferendo le strade ad alto scorrimento, oltretutto, risparmiamo ai poveri paesani gli aerosol tossici e i rumori molesti al centro del paese, con meno stress per tutti 😛 (non è per tirare acqua al mio mulino, giuro, io vivo in campagna ;D ).

3 Risparmio di energia elettrica. Gli apparati elettronici montati sulla vostra vettura (illuminazione, fanaleria, impianto audio, accendisigari, etc.) non funzionano ad aria(magari…). L’energia elettrica viene fornita da un alternatore messo in funzione dal motore: più dispositivi accenderete, maggiore sarà l’energia richiesta, maggiore la coppia “rubata” al motore e crescenti il consumo di carburante e i costi.
Dove possibile evitate l’utilizzo improprio dei fari e, soprattutto, dei fendinebbia. Prenderei a calci gli imbecilli che mi girano nelle notti senza nebbia con i fendi accesi: illuminano male, danno fastidio e con una visibilità che sfiora i 15 chilometri sono INUTILI. Si chiamano fendi-NEBBIA, se la nebbia non c’è fendono solamente i coglioni degli automobilisti provenienti dal senso opposto.

4 Aerodinamica. La vostra vettura è stata progettata per limitare al massimo l’effetto dell’aria sulla carrozzeria (Questa regola non si applica ai Suv, visto il coefficiente aerodinamico da autobus di codesti “mezzi”). Aprendo i finestrini l’aria eserciterà un effetto frenante sulla vostra vettura, comportando un aumento dei consumi non indifferente. Maggiore la velocità del vostro mezzo, maggiore l’effetto dell’aria sui consumi: alle alte velocità (tangenziali, autostrade) evitate assolutamente di aprire i finestrini. Piuttosto utilizzate il climatizzatore: paradossalmente consumerete di meno.
Ah, naturalmente anche appendici aggiuntive come portapacchi e portasci influiscono negativamente sull’aerodinamica. Smontateli in caso non siano più necessari.

5 Climatizzatore. A proposito dell’impianto di climatizzazione: Il consiglio, ovviamente, è di utilizzarlo il meno possibile. Ok, nel caso all’esterno ci siano 40° è ovvio che sia insostituibile, ma andrebbe evitato nelle fasce d’orario dove se ne può tranquillamente fare a meno! Dopo il tramonto e con temperature non sahariane disinseritelo, farete un favore a voi stessi, alla natura e al portafogli! Regolatelo ad una temperatura ideale, non inferiore ai 23 °C, al di sotto di questa soglia avrete consumi maggiori e mal di gola perenne.
Importante: spesso capita di avviare il climatizzatore a palla dopo aver lasciato la vettura al sole per molte ore. Ciò è sbagliato: prima di tutto dovete raffreddare l’automobile il più naturalmente possibile, aprendo tutti i finestrini e consentendo all’aria calda di uscire dall’abitacolo. Quando la temperatura interna si sarà sufficientemente compensata con quella esterna allora avviatelo. Non si tratta di una regola dettata dall’eccessiva pedanteria, bensì suggerita dal buonsenso: l’aria a bassa temperatura è più efficiente di qualsiasi climatizzatore.

7 Pesi inutili. La vostra vettura, come è ovvio, più peso deve trasportare più carburante consuma. Rimuovete dal bagagliaio i pesi inutili, non fanno che aumentare il consumo e, tecnicamente, ridurre le prestazioni. Ad esempio d’estate è evidente quanto portarsi le catene da neve a zonzo per le strade sia controproducente. Vi direi di rimuovere anche la ruota di scorta, ma nemmeno io lo faccio…ritrovarsi in panne di notte e senza ricambio, di sti tempi, non lo augurerei nemmeno al mio peggior nemico.

6 Ulteriori accorgimenti. A nulla possono valere i vostri sforzi di risparmio energetico se la vettura che guidate è in pessime condizioni di manutenzione: controllate sempre la pressione delle gomme, la pulizia dei filtri dell’aria e della benzina, lo stato delle candelle e il livello dell’olio. In poche parole: ogni tanto portatela in officina, anche se il consueto appuntamento per la revisione è lontano nel tempo.
Altra abitudine personale: non faccio mai il pieno a meno di dover viaggiare per lunghe distanze (mai, appunto). Il serbatoio della mia auto contiene un massimo di 52 litri di benzina, che equivalgono a circa 52 chilogrammi. Riempiendolo a metà risparmio circa 20 Kg di peso da portarmi appresso.

Questo è tutto. Spero questa piccola guida vi aiuti a risparmiare soldi e ad inquinare meno! C’è estremo bisogno di entrambi…
Trovate altre informazioni riguardanti la “guida ecologica” in rete. In modo particolare vi consiglio di visitare Ecodrive.org, sito che ho scoperto dopo aver redatto questo mini-vademecum. Riprende molti dei punti da me esposti sopra 🙂

Tornando alla guida, sono graditissimi suggerimenti e critiche. Nel caso vogliate diffonderla avvisatemi, giusto per sapere se sia stata utile o meno 🙂

Nicola “spidernik84”, si è trasferito nel Settembre 2010 a Stoccolma, in Svezia. In questo blog troverete il resoconto della sua avventura in terra scandinava, un lungo viaggio alla ricerca di un impiego e di nuove opportunità, ricco di avventure inconsuete e testimonianza delle sorprese che un trasferimento all’estero presenta. Ad inizio 2019 lascia temporaneamente la Svezia per un periodo sabbatico nel circuito WWOOF.