Svezia

Diario svedese – scritto n.47: sofferte decisioni

Questo scritto è il numero 47 di 69 dell'antologia Diario Svedese

Tempo di decisioni. Fastidio in simhallen.

Giorno di sorprese e di sofferte decisioni, questo giovedì. Con la puntualità che lo ha contraddistinto per tutto il periodo di trattativa, il capo-tecnico mi ha fatto pervenire la documentazione riguardante l’offerta di lavoro.
Dopo una breve lettura, posso tranquillamente affermare che l’offerta è semplicemente incredibile. Con gran rammarico, mi sono visto costretto a scartare la proposta alternativa di Telia, anch’essa decisamente appetibile ma meno adatta ai miei obiettivi.
La situazione è paradossale: fino ad un mese fa mi domandavo quali speranze potessi avere in un Paese che nemmeno era a conoscenza della mia esistenza. Ora, all’alba della primavera, mi trovo a poter scegliere. Il rifiuto della posizione di lavoro di Dicembre in UK si è pertanto dimostrato la scelta giusta!

Sorpresa delle sorprese, stamattina ho ricevuto via posta la lettera dal Migrationsverket, l’ufficio di immigrazione svedese.
Antefatto: un paio di mesi fa feci richiesta del permesso di residenza al suddetto ufficio, tappa apparentemente obbligata per il successivo rilascio del Personnummer dallo Skatteverket (l’ufficio delle tasse). La procedura, effettuata in questo caso via sito web, richiedeva di fornire un attestato che dimostrasse il mio impiego presso un’azienda svedese, requisito necessario al rilascio del permesso. Non essendo impiegato, decisi di tentare una fantasiosa via alternativa: allegai il mio CV con una breve lettera in inglese che spiegava le ragioni della richiesta (necessità del personnummer per l’iscrizione ai corsi SFI e per la sottoscrizione di un imminente contratto di lavoro). Pare che la lettera li abbia convinti.
Domattina andrò dunque allo Skatteverket armato di tutta questa documentazione, sperando sia la volta buona per ottenere l’agognato Personnummer, il codice fiscale svedese.

Stamattina ho inoltre deciso di fare una nuotata. Idea malsana: in Svezia è il periodo dello “Sportlov”, la settimana di vacanze invernali. Siccome in Svezia sono intelligenti, la settimana non è la stessa per tutto il Paese. Questo accorgimento previene la completa paralisi del Paese e i problemi di congestione del traffico (vedi Agosto in Italia). Esempio: Göteborg – settimana numero sette. Uppsala – settimana numero otto. Stockholm – settimana numero nove, ovvero l’attuale.
Morale della favola: la piscina era presa d’assedio da marmocchi di ogni età, e almeno metà della vasca era occupata da un colossale manufatto di gomma blu. Questo “oggetto”, ancorato al fondo da delle funi, galleggiava nella piscina permettendo di attraversarla da un lato all’altro. I mocciosi entravano da una sorta di bocca dentata e attraversavano l’intero percorso tra coni di gomma, scivoli, salti e altre amenità. Va da sè che l’unico spazio dedicato ai “paganti” fosse piuttosto ristretto e ricolmo di vari oggetti galleggianti, probabilmente parte dell’attrezzo ludico sopra descritto e scagliati in ogni direzione dalle pesti.
Come descrissi in un post precedente, nelle piscine svedesi si nuota in cerchio, tutti alla stessa velocità, tutti a rana (nuotare a stile è impossibile: tempo due bracciate e finireste in groppa al vecchietto davanti a voi).
Quando la “motionsimm”, lo spazio dedicato al nuoto in cerchio, si riempie di nuotatori avviene un curioso fenomeno: a mo’ di particelle in moto caotico, i nuotatori cominciano a vagare per la vasca senza meta e direzione precisa, interescandosi, collidendo e superandosi senza logica. Nuotare decentemente è dunque impossibile, ci si sente come un’aquila in una voliera: impossibilitati a spiegare le ali! Non che sia uno Ian Thorpe mancato, per carità, ma è comunque stressante.
Finita la nuotata e rivestitomi sono andato all’ingresso per recuperare le scarpe (è infatti vietato entrare negli spogliatoi con calzature di qualsiasi tipo). Morale: le mie scarpe erano sepolte sotto il mucchio. Complice la neve in scioglimento, erano ricoperte dal fango delle altre.
Questo episodio è a dimostrazione di come la maleducazione non conosca razze, età, nazioni e sesso, bensì dipenda dalla formazione e dall’educazione del singolo.
In sintesi: prima nutrivo dubbi nei confronti dell’italiano medio, ora li nutro ancor di più nei confronti dell’umanità intera. Che viaggio illuminante!

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Nicola “spidernik84”, si è trasferito nel Settembre 2010 a Stoccolma, in Svezia. In questo blog troverete il resoconto della sua avventura in terra scandinava, un lungo viaggio alla ricerca di un impiego e di nuove opportunità, ricco di avventure inconsuete e testimonianza delle sorprese che un trasferimento all’estero presenta. Ad inizio 2019 lascia temporaneamente la Svezia per un periodo sabbatico nel circuito WWOOF.