Vegetal instinct?
No, non si tratta di una cinecitazione colta, bensì di una recente riflessione: le piante sono forse senzienti?
Spesso è capitato che mi interrogassi sulla natura dei vegetali, definiti entità vive ma non paragonabili agli esseri viventi comuni, in quanto prive di una qualsivoglia forma di “coscienza” o “istinto” che ne motivasse comportamenti e reazioni.
Eppure, seppur inspiegabilmente, una forma di “pensiero” dev’esserci negli arbusti e nelle specie appartenenti al mondo botanico; non si spiegherebbero in altro modo simili comportamenti:
L’immagine evidenzia la tendenza del mio gelsomino ad arrampicarsi lungo la parete poco distante, quasi a cercare appiglio.
E’ ovvio, direte voi, è un rampicante. Infatti sale verso il cielo alla ricerca della luce solare (la parete è esposta a nord), avvolgendo il palo in legno.
Ma possiede forse occhi che gli permettono di procedere lungo una determinata direzione e interagire con gli elementi che lo circondano? Che ne sa il gelsomino del palo? Come può essere al corrente della presenza di un muro ad un metro di distanza? Non lo può sapere, appunto.
Allo stesso modo, piante di specie differenti o comunque in “competizione” per il territorio occupato sono solite interagire tra loro in modo aggressivo, avvinghiandosi con la chiara intenzione di eliminare la pianta avversaria. Non è forse un comportamento che le rende più vive di quanto si possa immaginare?
Ora, mi domando: è forse giunta l’ora che i vegetariani, colti dal senso di colpa, si diano al suicidio di massa in quanto macchiatisi del reato di omicidio nei confronti di forme viventi che si rivelerebbero più sensibili del previsto? 🙂