Seguiranno altre catastrofi
A pochi giorni dalla devastante scossa che ha causato la morte di centinaia di migliaia di persone nell'Asia Meridionale, Slashdot segnala un inquietante articolo pubblicato dal giornalista britannico Gwynne Dyer.
In poche parole Dyer mette in guardia l'opinione pubblica e le autorità sull'attuale stato del vulcano Cumbre Vieja, meraviglia della natura situata presso le isole Canarie. In modo particolare, a detta di Dyer, a destare preoccupazione è il lato occidentale della montagna, il quale sarebbe attraversato da una profonda frattura trasversale. Una enorme frazione della parete, nel caso il Cumbre Vieja eruttasse, rischierebbe di staccarsi dal resto del vulcano, per poi scivolare nell'oceano alzando un'onda anomala devastante. La frana potrebbe innalzare onde alte anche 100 metri, più di 10 volte le onde del maremoto in Asia, che raggiungerebbero, con le conseguenze che potete facilmente immaginare, le coste americane. In misura minore, ormai esauritasi la loro potenza e ridotte a “soli” 10 metri di altezza, colpirebbero le coste spagnole, portoghesi, irlandesi e inglesi.
L'indignazione del giornalista britannico scaturisce dall'insufficiente monitoraggio del vulcano, più che mai pericoloso dopo le recenti scosse che hanno attraversato l'intero pianeta.