Mixed Thoughts

Gutsy Gibbon Beta

gutsygibbon.jpeg it.png Dannazione, questo post è di quattro giorni fa…perché non s’è pubblicato?

Edit 10/10/2007: inseriti screenshot in-line e abilitata funzione “lightbox” per la visione degli stessi a dimensioni reali

Un paio di giorni fa ho avuto la saggia idea di metter mano dove non dovevo alla configurazione della cara linux box. Risultato: file-system sputtanato e via di formattone, tutto per il desiderio di compilare un programma per taggare i file audio (il buon Guido mi ammonirebbe a suon di bestemmie, giustamente, perchè “Windows si formatta, Linux si fixa…”).
Il fattaccio mi ha in ogni caso dato occasione di metter mano alla beta della nuova Ubuntu 7.10, codename Gutsy Gibbon, il cui rilascio definitivo è programmato per il 18 Ottobre c.m.
Sono seriamente stupito, ancora una volta i ragazzi di Canonical e la community hanno realizzato una release di alta qualità. Per quanto la stia testando da poche ore sono parsi subito evidenti i miglioramenti estetici, funzionali e in particolar modo prestazionali (tangibile è l’incremento di velocità nel boot e nello startup delle applicazioni in Gnome, tale da rivaleggiare comodamente con la Xubuntu che prima montavo).
Queste le prime novità che scopro:

Fusion attivato di default

Come promesso anzitempo da Mark “Sir. Canonical” Shuttleworth in persona, Fusion sarebbe stato abilitato di default su Gutsy in base alla compatibilità con l’hw. Promessa mantenuta: al primo boot Fusion si avvia senza problemi (e gira egregiamente sulla mia vetusta ati 9600), impostato su di un insieme di effetti e tweaks decisamente poco invasivi, limitandosi a ombreggiature dinamiche e dissolvenze (niente finestre gommose o transizioni che inducano all’epilessia). Passi avanti sono stati compiuti nell’integrazione con il pannello di gestione dell’interfaccia grafica, che ora integra razionalmente la gestione delle icone, dei temi, degli sfondi e di Fusion stesso in un’unica finestra.
gutsy_effects.png

Gestione plugin da Firefox

La gestione delle plugin in Firefox ha subito un netto miglioramento. Ora è infatti possibile installare le plugin proprietarie direttamente dal browser tramite procedura guidata, senza doversi affidare a pacchetti ed installer di terze parti. gutsy_pluginff.png

Bluetooth manager

Massicci cambiamenti anche nella sezione Bluetooth: è infatti presente l’utility “Bluetooth manager”, tramite la quale l’utente è finalmente libero di configurare in totale libertà i parametri principali del modulo radio.
gutsy_bluetooth.png

Tracker integrato

Maggior importanza riveste ovviamente il tool di indicizzazione e ricerca per eccellenza, “Tracker”, giunto ora alla versione 0.6.3 e sempre più integrato nel sistema.
gutsy_tracker.png

Gnome 2.20

Debutta su gutsy l’ultima release di Gnome, desktop environment ormai nello stadio di piena maturità. Come da tradizione degli sviluppatori, le versioni “pari” del DE contraddistinguono release di mantenimento volte al miglioramento delle prestazioni e al bugfixing. Poche novità di rilievo visibili ad occhio nudo, ma un grande lavoro sotto la carrozzeria, che ha portato ad ottimi benefici prestazionali e ad un eccellente grado di stabilità. L’adozione progressiva delle librerie Cairo è inoltre visibile da alcune aggiunte alla gui.
Screenshot Gnome
gutsy_version.png
Screenshot Cairo
gutsy_drive.png

Font rendering migliorato

Finalmente è possibile ottenere un rendering d’alto livello grazie alla migliorata gestione dei fonts. Se, nelle release precedenti della distro Canonical, era infatti necessario ricorrere a particolari tweaks, in Gutsy è sufficiente abilitare il Sub-pixel font-rendering in modo da ottenere una resa grafica dei caratteri a schermo eccellente. Ritengo sia possibile considerare la resa dei fonts su Gutsy decisamente migliore sia in confronto al Cleartype di XP/Vista che all’antialiasing su MacOS X. Provare per credere.

Altro…

Le novità non si fermano chiaramente qui. Vi rimando alla pagina ufficiale con ulteriori screenshots e descrizioni di AppArmor, del nuovo kernel eco-friendly :), etc.

Canonical, con la sua creatura, stupisce ancora una volta. Grazie al continuo miglioramento delle funzionalità, sempre con un occhio di riguardo alla semplicità e al motto del “just-works” – “funziona”, si presenta nuovamente come la distribuzione desktop definitiva, probabilmente l’unica davvero in grado di attrarre nuova utenza nel mondo del pinguino. Una distribuzione che continua a brillare grazie alle scelte adottate, allo sviluppo razionale, al rispetto della roadmap e degli obiettivi preposti.
Sono anni che il mondo dell’informatica prevede, e scommette, nell’avvento definitivo di Linux nel mercato mainstream. Da anni si promette ciò, sempre disattendendo le aspettative. Sento che il 2008 sarà veramente l’anno definitivo per la consacrazione di Linux, complici non solo i passi da gigante di Ubuntu, ma il sempre maggior interesse da parte di compagnie del calibro di Dell, HP, Acer, Lenovo, ormai impossibilitate ad ignorare l’ascesa verso l’Olimpo di un sistema operativo che ha tutti i numeri per sbancare anche nel mercato desktop, dopo aver già conquistato meritatamente il settore server ed embedded. Il mercato crede nell’Open Source, nVidia e Ati ci stanno finalmente credendo, i governi e le PA che switchano a linux ci credono, e la sfiducia verso il monopolista storico di Redmond ne dà dimostrazione con le vendite poco convincenti dell’ultimo faticoso e deludente parto, Vista.

Grandi novità all’orizzonte, grandi novità. Gli impettiti e avidi squali del marketing sentono la stretta delle loro cravatte, gli umili e geniali geek in t-shirt e jeans mostrano i loro sorrisi beffardi. La loro pazienza e perseveranza li premieranno presto.

il mondo è cambiato, lo sento nell’acqua, lo sento nella terra, lo avverto nell’aria

Galadriel – Il Signore degli Anelli – La Compagnia Dell’Anello

[now listening: Nightwish – Planet Hell]

Nicola “spidernik84”, si è trasferito nel Settembre 2010 a Stoccolma, in Svezia. In questo blog troverete il resoconto della sua avventura in terra scandinava, un lungo viaggio alla ricerca di un impiego e di nuove opportunità, ricco di avventure inconsuete e testimonianza delle sorprese che un trasferimento all’estero presenta. Ad inizio 2019 lascia temporaneamente la Svezia per un periodo sabbatico nel circuito WWOOF.